A Noli tra Natale e Capodanno non c'e'grande vita anche se il borgo è sempre bellissimo con le sue vestigia medievali. Sono le 14.00 e abbiamo un po' di fame, qualcosa più di un languore e meno della voglia di un'esperienza enogastronomica. La Baracchetta e' proprio sul lungomare, da fuori sembra il tipico locale da insalatone e piadine, dentro si rivela un ambiente gradevolmente minimalista, quaranta coperti di sobria eleganza. Ci accomodiamo a un tavolo da bistrot francese con uno spesso tagliere di legno che funge da tovaglietta. Considerato i giacconi, le sciarpe, una bambina e l'orario sarebbe stato preferibile il tavolo da quattro gia' apparecchiato e senza cartellino di prenotazione, ma si sa che sull'attenzione al cliente in Italia c'è ancora molto da lavorare. Fortunatamente il personale è gentile e il servizio di buon livello, anche se gli gnocchi annunciati in un menu vengono ignorati dall'altro che è quello valido. Il resto fila liscio, buone le trofie al pesto, interessanti le preparazioni di pesce per cui il locale è noto, essenziale l'offerta dei vini. In complesso abbiamo il piacere di scoprire un posto dove la cucina non è convenzionale neppure quando si tratta di una semplice insalata con le code di gambero o una sfiziosa caprese con bufala e prosciutto crudo, servita in un vasetto-bicchiere. Per la vista sul mare d'inverno, non c'è prezzo.
Pubblicatto da ilGolosario dell'amico Paolo Massobrio. Cascina Brun i, un Barolo incredibile Francesco Oriolo | 13-11-2015 Cascina Bruni, un Barolo incredibile Interessante verticale di Barolo quella organizzata da Cascina Bruni, per alcuni giornalisti e opinion makers. L'azienda, centenaria, è oggi portata avanti dalla famiglia Veglio, composta dai fratelli Cristiano e Fulvio - sesta generazione - e dal padre Giuseppe, che su 12 ettari di vigneto coltivano nebbiolo da Barolo con uno sguardo rivolto al terzo millennio, avvalendosi della collaborazione e dell’esperienza di uno dei più famosi wine makers italiani, Riccardo Cotarella. In degustazione cinque annate: 2011, 2009, 2007, 1997, 1995. Il 2011 promette bene, con note di prugna e di spezie, ma anche di cuoio e legno. Colore pulito, discreta persistenza. Il 2009 e il 2007 sono vini complessi, che si avviano al loro punto di migliore maturazione, mentre il 1997 è un barolo completo, elegante, persistente. Il 1995 è una
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