Questo blog l’ho voluto per parlare di cibi di vini ma anche di storie. E ci sono esperienze che devono maturare un po’ prima di essere raccontate. Come un buon barolo. 17 maggio 2015 un vecchio amico giornalista, Filippo Larganà, mi invita a una degustazione verticale di Barolo. In una gionata piena di sole mi dà appuntamento alla Casina Bruni, in quel di Serralunga d’Alba. Poco dopo arriva un’altra cara amica, giornalista, che non vedevo da tempo, Paola Gula. Siamo in terra di Barolo e l’azienda che ci ospita ha una storia centenaria che si intreccia con la storia del nostro Paese. A raccontarla il nostro ospite e padrone di casa Cristiano Veglio . Era la fine 1800 e da pochi decenni l’Italia era nazione, iI Veglio già lavorano le terre che il re Vittorio Emanuele II ha donato alla sua sposa morganatica, Rosa Vercellana, la Bèla Rosin, e ai suoi figli e nipoti. Dagli eredi del re i Veglio acquistano una tenuta, Cascina Bruni. Casa patronale sullo stradone e vigne abbarbicate sulle
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